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Nel campo della politica economica, il grande dibattito non riguarda la macro-economia. Siamo tutti inseriti in un sistema globale. Ma la presenza attiva dello Stato � necessaria per l'istruzione e la formazione, per aprire l'accesso ai mercati del capitale e del lavoro, per promuovere la competizione sui mercati dei beni e dei servizi e per coordinare gli investimenti destinati alla creazione di infrastrutture di prim'ordine. Il dinamismo dei mercati deve essere al servizio di societ� prospere e non viceversa. Compito dello Stato � promuovere le potenzialit� e le opportunit�, e fornire a ciascuno gli strumenti per conquistarsi la prosperit�, superando le barriere che si frappongono a essa. I successi del governo olandese nella lotta contro la disoccupazione, sotto la guida di Wim Kok, rappresentano un modello a questo riguardo.
Nella politica sociale, siamo chiamati a dare sicurezza in un mondo che cambia. Abbiamo bisogno di misure specifiche per affrontare il problema dell'esclusione sociale, conseguenza di un insieme di fattori: scarsa istruzione, alloggi inadeguati, alti livelli di criminalit�, mancanza di coesione familiare, condizioni di salute precarie. Tutto questo pu� emarginare intere comunit� dalla dinamica sociale. Ma non mancano i buoni esempi per incoraggiarci. In Danimarca ad esempio, nell'ambito delle riforme dello Stato sociale � stata costituita un'Agenzia per l' inserimento sociale, che ha ottenuto risultati di grande rilievo. E anche in Francia assistiamo a una mobilitazione imponente.
Nessuno deve essere escluso dalle opportunit�, e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilit�. In questa sintesi tra individuo e comunit� si prospetta la speranza della creazione di una moderna societ� civile. Per troppo tempo siamo stati paralizzati dalla contrapposizione tra individuo e collettivit�, che invece possono e devono procedere di pari passo, non sempre con la mediazione dello Stato, bens� con quella di una forte rete sociale e comunitaria.
Ci� che si chiede oggi alla politica � un governo pi� vicino ai cittadini. � necessario ristrutturare i servizi offerti dallo Stato adeguandoli alle esigenze di vita delle persone, anzich� costringerle ad adeguarsi alle strutture statali. Un buon e sempio � l'Italia, che si � impegnata in un vasto programma di riforme per semplificare la sua legislazione e le sue strutture di governo e avvicinare i servizi ai cittadini.
Infine, in campo internazionale non dobbiamo essere isolazionisti ma risolutamente internazionalisti. Io credo in un'Europa che con spirito illuminato persegua i propri interessi. La globalizzazione � una realt�. La pace e la sicurezza possono essere garantite solo collettivamente. Il mondo si sta muovendo verso un sistema di scambi commerciali tra blocchi di dimensioni sempre maggiori. Questi fattori fanno dell'Unione europea una necessit� Nel campo della politica economica, il grande dibattito non riguarda la macro-economia. Siamo tutti inseriti in un sistema globale. Ma la presenza attiva dello Stato � necessaria per l'istruzione e la formazione, per aprire l'accesso ai mercati del capitale e del lavoro, per promuovere la competizione sui mercati dei beni e dei servizi e per coordinare gli investimenti destinati alla creazione di infrastrutture di prim'ordine. Il dinamismo dei mercati deve essere al servizio di societ� prospere e non viceversa. Compito dello Stato � promuovere le potenzialit� e le opportunit�, e fornire a ciascuno gli strumenti per conquistarsi la prosperit�, superando le barriere che si frappongono a essa. I successi del governo olandese nella lotta contro la disoccupazione, sotto la guida di Wim Kok, rappresentano un modello a questo riguardo.
Nella politica sociale, siamo chiamati a dare sicurezza in un mondo che cambia. Abbiamo bisogno di misure specifiche per affrontare il problema dell'esclusione sociale, conseguenza di un insieme di fattori: scarsa istruzione, alloggi inadeguati, alti livelli di criminalit�, mancanza di coesione familiare, condizioni di salute precarie. Tutto questo pu� emarginare intere comunit� dalla dinamica sociale. Ma non mancano i buoni esempi per incoraggiarci. In Danimarca ad esempio, nell'ambito delle riforme dello Stato sociale � stata costituita un'Agenzia per l' inserimento sociale, che ha ottenuto risultati di grande rilievo. E anche in Francia assistiamo a una mobilitazione imponente.
Nessuno deve essere escluso dalle opportunit�, e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilit�. In questa sintesi tra individuo e comunit� si prospetta la speranza della creazione di una moderna societ� civile. Per troppo tempo siamo stati paralizzati dalla contrapposizione tra individuo e collettivit�, che invece possono e devono procedere di pari passo, non sempre con la mediazione dello Stato, bens� con quella di una forte rete sociale e comunitaria.
Ci� che si chiede oggi alla politica � un governo pi� vicino ai cittadini. � necessario ristrutturare i servizi offerti dallo Stato adeguandoli alle esigenze di vita delle persone, anzich� costringerle ad adeguarsi alle strutture statali. Un buon e sempio � l'Italia, che si � impegnata in un vasto programma di riforme per semplificare la sua legislazione e le sue strutture di governo e avvicinare i servizi ai cittadini.
Infine, in campo internazionale non dobbiamo essere isolazionisti ma risolutamente internazionalisti. Io credo in un'Europa che con spirito illuminato persegua i propri interessi. La globalizzazione � una realt�. La pace e la sicurezza possono essere garantite solo collettivamente. Il mondo si sta muovendo verso un sistema di scambi commerciali tra blocchi di dimensioni sempre maggiori. Questi fattori fanno dell'Unione europea una necessit�
Nel campo della politica economica, il grande dibattito non riguarda la macro-economia. Siamo tutti inseriti in un sistema globale. Ma la presenza attiva dello Stato � necessaria per l'istruzione e la formazione, per aprire l'accesso ai mercati del capitale e del lavoro, per promuovere la competizione sui mercati dei beni e dei servizi e per coordinare gli investimenti destinati alla creazione di infrastrutture di prim'ordine. Il dinamismo dei mercati deve essere al servizio di societ� prospere e non viceversa. Compito dello Stato � promuovere le potenzialit� e le opportunit�, e fornire a ciascuno gli strumenti per conquistarsi la prosperit�, superando le barriere che si frappongono a essa. I successi del governo olandese nella lotta contro la disoccupazione, sotto la guida di Wim Kok, rappresentano un modello a questo riguardo.
Nella politica sociale, siamo chiamati a dare sicurezza in un mondo che cambia. Abbiamo bisogno di misure specifiche per affrontare il problema dell'esclusione sociale, conseguenza di un insieme di fattori: scarsa istruzione, alloggi inadeguati, alti livelli di criminalit�, mancanza di coesione familiare, condizioni di salute precarie. Tutto questo pu� emarginare intere comunit� dalla dinamica sociale. Ma non mancano i buoni esempi per incoraggiarci. In Danimarca ad esempio, nell'ambito delle riforme dello Stato sociale � stata costituita un'Agenzia per l' inserimento sociale, che ha ottenuto risultati di grande rilievo. E anche in Francia assistiamo a una mobilitazione imponente.
Nessuno deve essere escluso dalle opportunit�, e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilit�. In questa sintesi tra individuo e comunit� si prospetta la speranza della creazione di una moderna societ� civile. Per troppo tempo siamo stati paralizzati dalla contrapposizione tra individuo e collettivit�, che invece possono e devono procedere di pari passo, non sempre con la mediazione dello Stato, bens� con quella di una forte rete sociale e comunitaria.
Ci� che si chiede oggi alla politica � un governo pi� vicino ai cittadini. � necessario ristrutturare i servizi offerti dallo Stato adeguandoli alle esigenze di vita delle persone, anzich� costringerle ad adeguarsi alle strutture statali. Un buon e sempio � l'Italia, che si � impegnata in un vasto programma di riforme per semplificare la sua legislazione e le sue strutture di governo e avvicinare i servizi ai cittadini.
Infine, in campo internazionale non dobbiamo essere isolazionisti ma risolutamente internazionalisti. Io credo in un'Europa che con spirito illuminato persegua i propri interessi. La globalizzazione � una realt�. La pace e la sicurezza possono essere garantite solo collettivamente. Il mondo si sta muovendo verso un sistema di scambi commerciali tra blocchi di dimensioni sempre maggiori. Questi fattori fanno dell'Unione europea una necessit�
Nel campo della politica economica, il grande dibattito non riguarda la macro-economia. Siamo tutti inseriti in un sistema globale. Ma la presenza attiva dello Stato � necessaria per l'istruzione e la formazione, per aprire l'accesso ai mercati del capitale e del lavoro, per promuovere la competizione sui mercati dei beni e dei servizi e per coordinare gli investimenti destinati alla creazione di infrastrutture di prim'ordine. Il dinamismo dei mercati deve essere al servizio di societ� prospere e non viceversa. Compito dello Stato � promuovere le potenzialit� e le opportunit�, e fornire a ciascuno gli strumenti per conquistarsi la prosperit�, superando le barriere che si frappongono a essa. I successi del governo olandese nella lotta contro la disoccupazione, sotto la guida di Wim Kok, rappresentano un modello a questo riguardo.
Nella politica sociale, siamo chiamati a dare sicurezza in un mondo che cambia. Abbiamo bisogno di misure specifiche per affrontare il problema dell'esclusione sociale, conseguenza di un insieme di fattori: scarsa istruzione, alloggi inadeguati, alti livelli di criminalit�, mancanza di coesione familiare, condizioni di salute precarie. Tutto questo pu� emarginare intere comunit� dalla dinamica sociale. Ma non mancano i buoni esempi per incoraggiarci. In Danimarca ad esempio, nell'ambito delle riforme dello Stato sociale � stata costituita un'Agenzia per l' inserimento sociale, che ha ottenuto risultati di grande rilievo. E anche in Francia assistiamo a una mobilitazione imponente.
Nessuno deve essere escluso dalle opportunit�, e ciascuno deve assumersi le proprie responsabilit�. In questa sintesi tra individuo e comunit� si prospetta la speranza della creazione di una moderna societ� civile. Per troppo tempo siamo stati paralizzati dalla contrapposizione tra individuo e collettivit�, che invece possono e devono procedere di pari passo, non sempre con la mediazione dello Stato, bens� con quella di una forte rete sociale e comunitaria.
Ci� che si chiede oggi alla politica � un governo pi� vicino ai cittadini. � necessario ristrutturare i servizi offerti dallo Stato adeguandoli alle esigenze di vita delle persone, anzich� costringerle ad adeguarsi alle strutture statali. Un buon e sempio � l'Italia, che si � impegnata in un vasto programma di riforme per semplificare la sua legislazione e le sue strutture di governo e avvicinare i servizi ai cittadini.
Infine, in campo internazionale non dobbiamo essere isolazionisti ma risolutamente internazionalisti. Io credo in un'Europa che con spirito illuminato persegua i propri interessi. La globalizzazione � una realt�. La pace e la sicurezza possono essere garantite solo collettivamente. Il mondo si sta muovendo verso un sistema di scambi commerciali tra blocchi di dimensioni sempre maggiori. Questi fattori fanno dell'Unione europea una necessit�
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